Guy Delisle, fumettista, ha lavorato due mesi a Pyongyang, capitale della inaccessibile Corea del Nord, e ha fatto della sua esperienza un reportage a fumetti, esilarante e allo stesso tempo drammatico, di un paese sospeso fuori dal tempo.
Un tuffo in un passato più che mai attuale, in un mondo dove la guerra fredda non è mai finita, il muro di Berlino non è mai crollato, la storia si è fermata al 1989. Un tuffo in un paese fuori dal mondo, sospeso in una dimensione assurda da un regime che condiziona ogni aspetto della vita dei suoi abitanti: questo è Pyongyang di Guy Delisle, fumettista canadese che per due mesi ha lavorato in Corea del Nord restituendoci un divertente ma al contempo inquietante resoconto a fumetti di una esperienza ai confini della realtà. Il tratto semplice ed accattivante di Delisle ci fa respirare l’atmosfera surreale della capitale di un paese inaccessibile e dall’isolamento pressoché totale; ci fa rivivere gli anni della cortina di ferro, un passato che -forse- in Europa non tornerà più, ma che in Corea del Nord è tuttora il presente.
