disordine, confusione, fracasso; litigio, discussione accesa (sin. finimondo, putiferio):
“Carlo è indegno di quel trono” E ai Comuni è subito pandemonio
Corriere della Sera, 31 ottobre 1987 (pag. 4)
Attestato dal XVIII secolo, il termine era utilizzato in passato anche nel senso (figurato) di «riunione di gente che si assembra a scopo malvagio» (Pianigiani). Deriva infatti dal latino moderno Pandæmonium, parola coniata dal poeta inglese John Milton (1608 — 1674) come nome per la immaginaria “capitale” dell’inferno, il palazzo dove si tiene il concilio dei demoni nel poema Paradise Lost (Paradiso Perduto) del 1674[1] Secondo la finzione del poema l’edificio fu progettato –giustamente– da un architetto, l’angelo ribelle Mulciber, altro nome con cui è conosciuto il dio romano Vulcano. In alcune edizioni inglesi è utilizzata la grafia Pandemonium.
And trumpet’s sound, throughout the host proclaim
A solemn council forthwith to be held755
At Pandemonium, the high capital
Of Satan and his peers. […]
al suono delle trombe, a tutto l’esercito danno
annunzio che è indetta una gran consulta, da tenersi755
subito in Pandemonio, dimora di Satana e
dei suoi ministri. […]
John Milton, Paradise Lost, Libro I, 1674 (traduzione di F. Giacomantonio[2])
John Milton compose il toponimo unendo la parola dæmonium (dal greco δαιμόνιον, daimónion) e il prefisso greco pan– (παν-) che significa “tutto”, “ogni”; con il significato quindi di “tutti i demoni”, poiché l’intera schiera infernale poteva esservi contenuta.
- [1]È la seconda versione rivista del poema, la più comunemente utilizzata. La prima edizione fu del 1667.↩
- [2]Milton, John, Flavio Giacomantonio (a cura di –) Paradiso Perduto Newton Compton, 2016. ↩
- “pandemonio” in Pianigiani, Ottorino Vocabolario Etimologico Della Lingua Italiana, 1907.
- “pandemonio” in Vocabolario on line, Treccani. Web.
- “pandemonio” in il Sabatini Coletti – Dizionario della lingua italiana, Corriere della Sera. Web.