Sopra: franchi tiratori nei Vosgi durante la guerra franco-prussiana, da L’Illustration Européenne 1870, p. XVII.
(s.m.) chi ha un comportamento autonomo e imprevedibile, rispetto invece alle politiche ed ai modi di azione del proprio schieramento. Il termine è attestato nell’italiano scritto dal 1870 quando comparve all’interno di cronache giornalistiche sulla guerra franco-prussiana: ricalca il francese franc–tireur, che storicamente indica un guerrigliero che opera isolato o in piccoli gruppi contro forze regolari, attaccando a sorpresa. Con il termine franc–tireur si designavano inizialmente in Francia, segnatamente nella regione di Vosgi, le milizie volontarie partigiane note anche come tirailleurs che combatterono durante le guerre rivoluzionarie francesi (a partire dal 1792) contro le potenze europee che miravano a restaurare l’Ancien Régime. Con la seconda guerra mondiale franco–tiratore divenne sinonimo di cecchino.
Camera dei Deputati italiana nel 1983
Dagli anni Cinquanta del Novecento il termine franco tiratore è entrato nel lessico politico e giornalistico italiano con connotazione per lo più spregiativa, ad indicare colui che nelle votazioni a scrutinio segreto vota in modo contrario a quanto ufficialmente concordato dal proprio partito o schieramento politico: «nel franco tiratore parlamentare c’è, riflessa, l’immagine del “cecchino”: che, nascosto, tira all’improvviso» (Gino Pallotta, Dizionario politico e parlamentare, Newton Compton Editori, 1977, cit. in Borghi, op. cit.):
Dalle feritorie di Montecitorio i «franchi tiratori» sparano
Corriere della Sera, giovedì 3 maggio 1962, pag. 1.
Voto segreto: i franchi tiratori non si arrendono
Corriere della Sera, sabato 8 ottobre 1988, pag. 2.
- Borghi, Barbara “Da dove deriva il termine ‘franco tiratore’?” in Lingua Italiana. Roma: Treccani. Web.
- “Scrutinio segreto” In Corriere della Sera — Cultura/Parola Chiave. Milano: Corriere della Sera. 21 luglio 2011. Web.