Siamo nel 1789. L’attenzione del Mondo è puntata sulla rivoluzione francese e nessuno si accorge che l’esercito prussiano sta respingendo una minaccia aliena.
«Il pingue Re Federico Guglielmo II ha il peggior risveglio della sua vita. Una notizia inquietante riecheggia per il palazzo reale: tutti i cavalli di Prussia sono spariti. Non poteva succedere cosa peggiore allo stato che fa del proprio esercito un vanto… Dopotutto un esercito del XVIII secolo senza i cavalli non è un vero esercito! Chi li ha fatti sparire? Chi può aver rubato tutti quegli animali in una notte sola? I servizi segreti non ci mettono molto a scoprire che il colpevole è arrivato dal cielo. A rapire tutti quegli equini sono stati spietati alieni provenienti dalla Luna! Non ci sono storie: quei cavalli vanno recuperati, e subito! Come fare? I prussiani hanno un corpo speciale, una task force segreta composta da soli sei uomini, o meglio, tre uomini e tre donne. Tutti soldati scelti tra i migliori militari del regno di Prussia. Ognuno di questi agenti scelti è al comando di un robot.»
Questa è la singolare (e delirante) idea alla base del graphic novel Prussiani vs. Alieni, il romanzo a fumetti scritto da Davide La Rosa e disegnato da Riccardo Pieruccini (si, lo sappiamo che storicamente Gli autori, con il supporto del team Coffe Tree Studio, avevano deciso di autofinanziarsi con la tecnica del crowdfounding o “finanziamento collettivo”, tramite una campagna di raccolta fondi in rete. Al primo tentativo non si era raggiunta la quota necessaria, ma il pubblico –che nel frattempo si era affezionato agli ormai rassegnati prussiani, conosciuti dalle bozze diffuse in anteprima per tutta la durata della campagna– chiedeva a gran voce una seconda possibilità per i simpatici baffuti. Dal canto loro, i prussiani hanno sempre un “piano B” ed ecco infatti che oggi, 10 novembre, tentano il tutto per tutto: nuova campagna di crowdfunding, ma questa volta la storia sarà divisa in due volumi così da affrontarne metà per volta e dimezzare il budget richiesto. Gli appassionati avranno solo venti giorni di tempo per sostenere gli amici ed assicurarsi un posto nella tormentata storia dell’Europa della fine del XVIII secolo. Noi di Laputa non potevamo esimerci dall’offrire allo staff di Prussiani vs. Alieni tutto il nostro sostengo: non solo perché attratti dalle cose meravigliose ed insolite –e questo mix di fantastoria, steampunk vittoriano e robottoni di ispirazione anime anni ’80 lo è senza dubbio– ma anche perché non vogliamo che i simpatici prussiani finiscano in un cassetto per sempre: se anche voi vi sentite di aiutarli, potete assicurarvi una copia del volume su Indiegogo. Vogliono salvare il mondo, non lasciamoli soli.
Gli autori
Davide La Rosa nasce a Como il 23 Giugno 1980 (sì, Como c’era già negli anni 80). Fa un mucchio di cose di scarso interesse fino al 2001 quando si iscrive alla scuola del fumetto “La nuova Eloisa”. Dal 2002 è cofondatore di Fumetti Disegnati Male, rivista tuttora attiva, come attivo è il suo blog, Mulholland Dave dove pubblica una secchia di fumetti scritti e disegnati – appunto – male. Dal 2010 inizia a pubblicare con Nicola Pesce Editore con il quale ha pubblicato tre libri. Dal 2011 lavora come sceneggiatore per la Star Comics con la quale ha creato e pubblicato la serie Suore ninja. Ha inoltre collaborato con la trasmissione Voyager di Rai2 e per la rivista del CICAP, Query. Fa anche altre cose e ha 3 gatti. Morirà il primo mercoledì utile.
Riccardo Pieruccini nasce a Lucca nel 1979. Quando si rese conto che erano gli anni ’80 – dopo aver visto un video di Mc Hammer – decide che avrebbe dedicato anima e corpo ai cartoni animati robotici che in quel periodo arrivano a fiumi dal Giappone. Il passaggio dagli anime ai fumetti fu la sua iniziazione: letture, esperimenti, duro esercizio e formazione lo portarono a laurearsi in Pittura all’Accademia di belle Arti di Firenze e diventa allievo di Simone Bianchi (Marvel), per il quale lavorerà dal 2011. Nel 2001 vince il Pierlambicchi d’Oro ma la ferma convinzione che prima o poi riuscirà a pilotare un robot alto 50 metri e costoso quanto il PIL della Lombardia per puro sfizio lo spinge a darsi al fumettismo per non morire di fame nel frattempo. Ha collaborato con Marvel (supplier nelle serie Thanos Rising, New Avengers, Original Sin), Star comics (penciler in Cornelio, The Secret) e Rainbow (penciler, Winx), alternando lavori di illustrazione per film (Gabriele Salvatores) e pubblicità, e ha insegnato comics e sketching alla Florence Design Academy dal 2007 al 2011. Oggi, nonostante disegni prussiani con robottoni assieme a Davide la Rosa, pare sia ancora in salute.
Tutte le immagini © Prussiani VS Alieni (tranne il logo di Laputa). Ringraziamo gli autori e Coffe Tree Studio per la concessione.